giovedì 19 gennaio 2012

As time goes by

Il 'Verse è enorme. Quello vero, tutto quello vero, l'Universo vero e proprio, ancora di più. Io capisco la fisica che fa muovere i motori della nostra nave e capisco come la velocità accorci i tempi di percorrenza per grandi spazi. Lo scorrere del tempo trascina lo spazio in una dimensione diversa. Il tempo inciampa nello spazio e ci mette un po’ a rialzarsi.

La mia carriera mi porta a sfruttare poco queste conoscenze. Sono più un macchinista che un ingegnere, ma…queste cose tornano a tormentarmi, a togliermi anche il gusto di pensare in modo stupido: pur avendo le informazioni di un unico sistema impiegherei alcuni mesi battendolo palmo a palmo per trovare una singola stazione spaziale. Non li puoi ignorare, sono numeri. I numeri ti fregano sempre, la derivata dello spazio rispetto al tempo ti obbliga a guardare il ‘Verse come un gigantesco e gelido buco in mezzo al petto.

Ma non sono i fogli pieni di questi calcoli che mi tormentano. Non è il fatto che ho cominciato a bere più del solito. Quello che veramente mi da fastidio…è di non poter usare un fottuto specchio. Quell’espressione è sempre lì. Pensavo di non rivederla più e invece è tornata. Non posso pensare a questo: resta logico, resta arrabbiato. La rabbia funziona bene come motore, genera una forza propulsiva in grado di farmi andare avanti.

James non mi sopporta, a breve probabilmente troverà in Buck una guida migliore. Come tutti, alla fine. Non mi importa, la vedano come vogliono, io non cambierò idea. So quello che sto facendo. La Winter mi dice che dovrei dormire di più, io mi sforzo di essere spiritoso, ma non mi ricordo neanche che cosa dico.

Andrà bene, andrà…bene, me lo ripeto tanto per non scordarmi che cosa devo rispondere. Sto bene anche se non posso guardarmi nello specchio, andrà bene. Vorrei solo riuscire a mandare via quell’espressione. Non se ne va mai. Sempre quella, sempre la stessa faccia, mi tormenta. Sempre la stessa…la stessa che avevo dopo la Guerra, dopo la prima notte in cui dormii nella baraccata.

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