domenica 18 dicembre 2011

Waste Paper

Caro Cole, 

ne è passato di tempo dalla mia ultima lettera, credo di cominciare a sentirmi scoraggiato dal fatto che non mi rispondi. Non ho tue notizie da quasi un anno, ma non voglio arrendermi. Tua madre non avrebbe voluto che lo facessi.

Sai che sei il benvenuto da me, un ingegnere con le tue capacità ci farebbe veramente comodo e…accidenti, Cole, sei l’ultimo degli Scott! Ho amato tua madre sinceramente, anche quando ha sposato tuo padre…io non posso permettere che tu viva allo sbando! Non ho idea di che cosa stai facendo, ma ho rintracciato questa tua casella postale e continuerò a scriverti finché potrò.

Dovresti davvero mettere da parte questo rancore nei miei confronti. Mi dispiace molto di come sono andate le cose fra di noi. So che non hai mai approvato la mia decisione di non partire per la Guerra né quello…quello che c’è stato fra me e tua madre. Mi dispiace che tu lo sia venuto a sapere in quel modo. Ti assicuro che indipendentemente da tutto, ha amato te e i tuoi fratelli sopra ogni cosa, me lo diceva sempre.


Ricordo il giorno che entrasti in cucina con le mani sporche di grasso e ci trovasti lì. Pensai di morire, temetti che stessi per chiamare tuo padre. Lei invece fu molto più calma, riuscì anche ad essere dolce con te. Non credo che tu ce l’abbia mai avuta con lei e per questo…hai sempre dovuto incolpare me di tutto. Ora lo so che è difficile, ma potresti aver bisogno di qualcuno con cui parlare. O di un lavoro, o magari di entrambe le cose. In quel caso, cercami, hai tutti i miei contatti.

Un giorno mi risponderai, spero.

Victor McGallagan